Massimo Rao nacque il 6 gennaio 1950 a San Salvatore Telesino. Frequentò il liceo artistico a Benevento e la Facoltà di Architettura a Napoli. Fin dal principio fu attratto dai maestri del Nord Italia, infatti si trasferisce a Bolzano nel 1976 e vi rimane fino al 1981. Si trasferì quindi a Pornello di San Venanzo, in Umbria, fino alla data della sua morte prematura il 6 maggio del 1996. Ora la sua salma riposa in una cappella familiare nel comune natale.
Ha esposto in numerose città italiane, ad Amsterdam, Maastricht e New York. Nelle sue opere combina lo stile rinascimentale con quello classico, ispirato dalla scuola nordica, manierista e preraffaellita e con una visione contemporanea. Il critico Vittorio Sgarbi ha definito Massimo Rao “il pittore lunare” e nelle diverse presentazioni ai suoi cataloghi ne ha tracciato un profondo ritratto artistico e umano: “Ricordo un artista che da molti anni non vedevo più: Massimo Rao. Andai a trovarlo vicino a Terni, a Pornello San Venanzio, un piccolo paese fuori da tutti i mondi possibili, lontano da qualunque altro luogo, dove Rao in uno studio molto rarefatto, con pochi oggetti, con un ordine straordinario, disegnava, disegnava, disegnava prima ancora che dipingere e disegnava con un’urgenza e anche con una frequenza assolutamente rare. Veniva da un altro paese ancor più sperso e lontano e fuori da ogni luogo, un luogo perennemente altrove che è San Salvatore Telesino vicino a Benevento. E dopo averlo seguito, per qualche anno, e avere visto questa felicità in cui egli, assolutamente inattuale, rappresentava lo spirito di Leonardo, lo spirito di Pontormo, lo spirito della Maniera toscana, e insieme la pittura tutta spirituale, tutta psichica di Leonardo, Rao è scomparso…Qualche mese fa ho incontrato qualcuno che mi ha detto: Massimo Rao è morto, si è spento. Era come se fosse morta una parte della mia vita, quella che io avevo - militando con lui - diviso in alcune serate, in alcuni incontri".
Nel 1995 l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa ha allestito una mostra di opere di Rao dal titolo "Le utopie del tempo" e ha dedicato al pittore telesino una monografia. Nel 2004 il Panorama Museum di Bad Frankenhausen gli ha dedicato la mostra monografica “Animula, vagula, blandula”. A San Salvatore Telesino, nel 2006 a dieci anni dalla morte del pittore, è stata allestita una mostra personale con le opere in prestito da numerosi possessori privati presenti sul territorio sannita. L’Amministrazione Comunale di San Salvatore Telesino sta completando i lavori per la Pinacoteca Comunale dedicata a Massimo Rao.
Comune di San Salvatore Telesino